giovedì 9 gennaio 2014

Ipnos

In questi tempi in cui sappiamo tutto di tutti in pochi secondi, arriva una notizia vecchia di un paio d’anni e ci lascia annichiliti: Ipnos, l’enigmista che non volle più essere enigmista, è morto nel novembre del 2011, a soli 60 anni.

È vero, avevamo perso i contatti da tempo. E tuttavia ci sembra strano che nulla delle ultime vicende della sua vita sia giunto fino a noi.

Massimo Scatena, nato a Cascina, in quel di Pisa, nel 1951, era entrato in enigmistica alla fine degli Anni Settanta con lo pseudonimo di Ipnos e si era ben presto rivelato un autore straordinario e un ottimo solutore.

Aveva partecipato al Congresso del Ciocco del 1980 e al Convegno di Orvieto del 1981, con notevolissimi risultati. Tre anni di grande attività enigmistica (dal 1979 al 1981), poi un rallentamento, fino all’abbandono, nel 1985.

Aveva esercitato per tanti anni la professione di medico nella città natale.

2 commenti:

  1. Ci sono persone che magari abbiamo conosciuto solo per un tempo ridotto ma che comunque hanno lasciato nei nostri animi tracce profonde. Ipnos era una di queste, almeno per me. Se è vero che la sua carriera di enigmista è stata breve (terminando nel 1985 con un bilancio in cifre di circa 50 giochi in versi, 60 crittografie e qualche rebus) è indubbio che Massimo avesse evidenziato in poco tempo potenzialità formidabili. Ma la vita spesso ci porta ad allontanarci dalle nostre passioni e dagli hobby, vuoi per il lavoro che per la famiglia ecc.
    La notizia della sua scomparsa credo addolori tutti. Non ti dimenticheremo, caro Ipnos. Sarebbe bello rileggere qualcuno dei suoi migliori lavori.

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  2. Dimenticavo: Massimo deve essere ricordato anche per aver scelto uno pseudonimo davvero stupendo. Ma quanto fa sognare, Ipnos!

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