mercoledì 10 giugno 2009

Reviglio


Quello di Lelio (Eugenio Reviglio, 1854-1924) è un nome praticamente sconosciuto agli appassionati di enigmistica. Eppure fu un personaggio importante, diresse per molti anni la “Gara degli indovini” e altre riviste e fu autore di interessanti giochi.
Ogni tanto faceva delle “birbonate”, come l’indovinello rebus che fece pubblicare non sulla propria rivista, ma sulla “Strenna Mecchiarni”, firmandolo come Fiordispina, per non farsi riconoscere. Il gioco era questo:
. . . . . . . . . .
e il povero solutore avrebbe dovuto capire che la soluzione era: Non c’è amore senza spina!
A parte questo, a Lelio si deve quella che si potrebbe considerare la prima crittografia moderna, pubblicata nel 1885 sulla “Gazzetta Musicale”: AVOTA, con soluzione Un’A precede VOTA = Una prece devota. Per la cronaca: nessuno trovò la soluzione del gioco.

3 commenti:

  1. Mi stavo chiedendo: avrebbero accettato, come variante, la soluzione "Non c'è due senza tre"? :)

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  2. No, ti posso dire però che la frase da te proposta era la soluzione di un altro "gioco" (si fa per dire) del genere, anche in questo caso senza nessun esposto.

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  3. Sì, immaginavo... La mia era più che altro una battuta.
    Io ricordavo che "Non c'è due senza tre" fosse stata fatta con esposto "23 23 23 23..." (non ricordo esattamente quanti fossero i "23", perdòno!) ma non sapevo fosse stata fatta anche con esposto vuoto. Buono a sapersi!

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